Spazi e Materiali
“In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso” (Aristotele)
LO SPAZIO COME INSEGNANTE AGGIUNTO
Lo spazio è un grande contenitore risorsa per la scuola, assume carattere educativo per il bambino. Lo spazio deve catturare l’interesse del bambino, deve offrire occasioni di apprendimento, formazione personale e culturale.
Lo spazio come valore pedagogico fondamentale per realizzare esperienze educative attraverso il fare e il pensare quotidiano, proponendosi in un insieme di luci, colori, odori, forme, oggetti.
Lo spazio come strumento che favorisce la relazione, il gioco, l’esplorazione, la comunicazione e la costruzione della conoscenza.
IL GIARDINO: UN ATELIER ALL’APERTO
Pensiamo che il contesto scolastico non debba separare spazi interni ed esterno, ma che vi sia una sostanziale continuità di vita dei luoghi scolastici. L’area verde della scuola deve assomigliare sempre di più ad un atelier all’aperto, luogo di ricerca e di sperimentazione, in cui interrogarsi sul mondo circostante e in cui agire nuove teorie conoscitive. Il giardino è un luogo vivo che si trasforma e coinvolge i bambini in occasioni di crescita e di apprendimento, uno spazio occupato e abitato da bambini e adulti con piacere in cui si ha l’opportunità, ognuno con il proprio punto di vista, di “giocare immaginativamente”.
Per queste ragioni, dal 2014 è stata istituita una Commissione Giardino di cui fanno parte diverse insegnanti, la psicopedagogista, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e alcuni genitori volontari e appassionati di natura. Durante i momenti di Commissione si riflette sul significato che un giardino può assumere in una scuola dell’infanzia e si progettano azioni che vedono il coinvolgimento dei genitori e ei bambini stessi.
L’ATELIER E L’ESTETICA DELL’APPRENDIMENTO
L’atelier è un luogo di ricerca dei segni e delle forme sempre più attento ai processi dei bambini e degli insegnanti.
L’atelier nasce non come spazio specifico per attuare varie attività, ma racchiude l’idea di un bambino che ha a disposizione i 100 linguaggi per conoscere ed interpretare il mondo, potenziando espressività e creatività. Ancora l’atelier nasce per ascoltare non solo le parole ma i gesti e le emozioni: qui i bambini fanno “poesia” nel senso di “fare movimento” con i materiali.
Il ruolo che riveste l’atelier nella scuola è quello di avere più punti di vista, dove il bello, l’estetica e l’arte sono una necessità del pensare e del vivere.
Il materiale altro grande contenitore risorsa per la scuola: permette di sviluppare e stimolare la creatività; promuoverla nei bambini significa aiutarli ad acquisire una mente elastica. Occorre una grande varietà di materiali: più materiali, più soluzioni, più relazioni e più potere dato ai pensieri dei bambini.
Quando un bambino può esprimere liberamente emozioni e sentimenti attraverso il linguaggio dei segni, delle forme e dei colori, quando può costruire e reinventare il suo mondo, allora è un bambino felice e creativo. È facendo che il bambino scopre le diverse qualità e caratteristiche (materiche, cromatiche, di peso, di forma) dei materiali, da quelli strutturati (lego, puzzle, memory…) a quelli non strutturati (foglie, rametti, plastica, bottoni, polistirolo…). Dare la possibilità al bambino di entrare in contatto con molti materiali gli permette di provare a formare, assemblare qualcosa che non si sa cos’è e aperta a varie interpretazioni.